Quanti Taxi servono veramente?

Non dimentichiamo, e soprattutto, non facciamo finta di ignorare che il servizio taxi è un servizio offerto alla comunità, un servizio integrativo del Trasporto Pubblico Locale, un servizio che è nell'interesse di tutti sia efficente e disponibile, sempre.

Ricordiamoci quindi che a differenza del TPL deve essere in grado di sostenersi unicamente con i propri mezzi e che per farlo deve essere economicamente in grado di provvedere a tutte le spese necessarie.

Avendo un prezzo imposto, ha quindi la necessità di avere un idoneo bacino di utenza tale da consentire la sopravvivenza economica del settore e quindi del servizio stesso.

L' articolo 6 della Legge 4 Agosto 2006 n. 248 offre ai Comuni la possibilità di potenziare il servizio taxi con turnazioni integrative in aggiunta a quelle ordinarie, mediante il rilascio, a titolo gratuito o a titolo oneroso, di nuove licenze, mediante il rilascio di titoli autorizzatori temporanei o stagionali, mediante veicoli sostitutivi ed aggiuntivi per l'espletamento del servizo.

Consente, inoltre, di istituire un comitato permanente di monitoraggio del servizio di taxi al fine di favorire la regolarità e l'efficienza dell'espletamento del servizio e di orientare costantemente le modalità di svolgimento del servizio stesso alla domanda effettiva.

Tale comitato è composto da funzionari comunali competenti in materia di mobilità e di trasporto pubblico e da rappresentanti delle organizzazioni di categoria maggiormente rappresentative, degli operatori di radiotaxi e delle associazioni degli utenti.

C'è quindi modo da parte delle amministrazioni locali di fornire una presenza adeguata di taxi sul territorio.

Si, va bene, ma in base a quali criteri?

Le Regioni competenti in materia a livello locale a loro volta hanno legiferato delegando le Province per quello che riguarda l'attuazione.

Attualmente, per quello che mi è dato di sapere, solo le città di Latina, Roma e Torino si sono dotate di una metodologia di calcolo del fabbisogno

Vedere regolamento Taxi/Ncc della Città di Roma.

http://www.provincia.rm.it/Trasportiemobilita/documentiUpload/REGOLAMENTAZIONE TAXI_NCC.PDF

La metodologia di calcolo del fabbisogno

Vediamo ad esempio la metodologia di calcolo della città di Torino predisposta dalla Provincia.

I fattori che devono essere tenuti in considerazione ai fini di cui sopra sono:

- popolazione;
- estensione territoriale e relative caratteristiche;
- intensità dei movimenti turistici, di cura, di soggiorno e di lavoro;
- offerta relativa alle altre modalità di trasporto pubblico;
- altri fattori salienti e caratterizzanti il settore dei trasporti locali.

Tra i numerosi metodi statistici utilizzabili per ottenere la correlazione cercata, è stato scelto quello che rappresenta il miglior compromesso fra requisiti di semplicità e di affidabilità.

Tale metodo è stato individuato nella regressione lineare multipla, assumendo il numero di licenze come variabile dipendente e popolazione e superficie territoriale come variabili  indipendenti.

La regressione lineare multipla utilizza il metodo dei minimi quadrati per calcolare la retta che meglio rappresenta i dati e restituisce una matrice che descrive la retta; il legame che si stabilisce fra le variabili è quindi del tipo:

y = b1*x1 + b2*x2 + ... + bm*xm + bn

y = variabile dipendente
xi = i-esima variabile indipendente
bi = coeff della i-esima variabile indipendente
bn = intercetta

Come è intuibile, un'analisi statistica rigorosa non presenta un livello di confidenza tale da dare scarti trascurabili fra il numero di licenze effettive e quello stimato. Ciò è dovuto all'elevato indice di dispersione dei dati di partenza e alla presenza di situazioni singolari che si discostano parecchio dall'andamento medio dei dati.

Tuttavia la modellazione matematica del fenomeno, effettuata attraverso la regressione lineare, non è sufficente a rispondere in maniera corretta alle esigenge del territorio.

Occorre quindi fornire delle adeguate correzioni alla formula descritta che tengano conto degli altri elementi che possono influenzare questa tipologia di servizio pubblico non di linea.

In definitiva, la relazione generale per la sola Città di Torino è la seguente:

N= (Pop./5000)*(Fa*Ka)*Fa1*Fb*(Fc*Kc)*(Fs*Ks)+Fd

In tutti i gli altri Comuni della Provincia di Torino, la relazione assume la seguente espressione:

N= (Pop./5000)*Fa*Fa1*Fb*Fc*Fs+Fd

Per brevità di esposizione e di trattazione non mi addentro nella spiegazione di tutti i dettagli della formula, chi fosse interessato ad approfondire la questione puo' trovare il testo completo al link sottostante.

Testo estrapolato da

http://www.provincia.torino.it/trasporti/taxnoleg/dwd/pdf/delib_metodologia.pdf

Quali sono i risultati?

I fattori che entrano in campo sono molteplici, la presenza di ospedali e stazioni piuttosto che di aereoporti e turismo.

La presenza di immigrazione che puo' aver fatto aumentare la presenza di abitanti, mentre la migrazione della popolazione residente alla ricerca di abitazioni dal costo piu' accessibile solitamente in direzione dei paesi della cintura puo' aver prodotto un calo della popolazione.

Applicando la formula con i dati del 2005 arriviamo a stabilire che i taxi effettivamente necessari per l'espletamento del servizio dovevano essere 1355, in realtà erano ben di piu' essendo presenti sul territorio ben 1570 taxi.

Un eccedenza pari a 215 unità, basta una semplice proporzione per calcolare che ci sono il 15% di taxi in eccesso sul territorio.

L'eccesso di offerta unito alla contrazione della domanda a causa della crisi economica mondiale non puo' non riflettersi negativamente sui bilanci individuali del settore.

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L'immagine è stata estratta dal "Regolamento per la gestione unificata del servizio pubblico Taxi nell'Area Metropolitana Torinese".

Purtroppo nell'ultima edizione l'allegato A2 è stato rimosso.

A pagina 6 nell'articolo 8 al comma 1 rimane il riferimento alla metodologia di calcolo ed all'allegato.

"Articolo 8 - Organico

1. Il numero delle autovetture da adibire al servizio di taxi è stabilito con deliberazione della
Giunta Provinciale, sentita la Commissione consultiva d’area di cui all’art. 5, nel rispetto
della metodologia(9) di calcolo del fabbisogno teorico di offerta del servizio predisposta dalla
Provincia(10).
___________________________________
9 Art. 3, comma 4, Legge Regionale 23 febbraio 1995, n. 24
10 Deliberazione Consiglio Provinciale n. 77245 dell’11 aprile 2000 ed applicazione della metodologia aggiornata all’anno in corso (allegato A2)"

Per chi volesse approfondire

http://www.provincia.torino.it/trasporti/taxnoleg/dwd/pdf/regolam_taxi_metro.pdf